Il coordinatore Nesi: “Trasformiamo i rifiuti in ricchezza: così con il progetto ‘Preventing Plastic Invasion’ educhiamo i più piccoli”

AiCS Ambiente ha un posto nella mappa di Precious Plastic, network mondiale degli attori del mondo della plastica già prodotta e interpretata come risorsa, per un recupero e riuso utile – il sistema alternativo di riciclaggio della plastica gestito da persone in tutto il pianeta.

Precious Plastic è nato nel 2012 come tesi di laurea del designer olandese Dave Hakkens all’Accademia di Design di Eindhoven. L’obiettivo era quello di trovare un modo per trasformare la plastica, un materiale persistente e problematico per l’ambiente, in una risorsa, consentendo di riutilizzare i rifiuti plastici per creare nuovi oggetti.

Il tema della plastica è planetario, immaginare soluzioni univoche è aleatorio – commenta Andrea Nesi, coordinatore di AiCS Ambiente -: allora cosa fare? Ce lo siamo chiesti, in AiCS, e abbiamo immaginato di farci carico di un pezzo di questo problema, ‘pezzo’ che ci pare importante e che è concretamente affrontabile coinvolgendo le nuove generazioni che sono, a loro volta, il nostro ambito prediletto; raccogliere plastica usa e getta e darle un nuovo valore realizzando oggetti destinati ad una vita lunga. Con il progetto Preventing Plastic Invasion, finanziato dal Ministero della Cultura, abbiamo avviato una vera filiera del dono dei tappi di plastica che, raccolti da scuole, famiglie e comitati AiCS, noi sciogliamo e ricicliamo fino a formarne oggetti culturali e sportivi”.
Entro la fine di settembre si raggiungeranno i 65 eventi distribuiti sul territorio nazionale, dalla data di inizio progetto.

Questa filiera di dono va ad alimentare il circuito virtuoso di attività con i bambini per sensibilizzarli nella giusta direzione, mostriamo loro come concretamente nella realtà si può passare dal rifiuto all’oggetto che dura nel tempo – spiega Nesi -. Avviato il progetto abbiamo richiesto al network di Precious Plastic di inserire la nostra realtà nella mappa mondiale come centro di aggregazione e punto di riferimento per le comunità”.