In 40 province, 16 delle quali grazie alla copertura dei comitati e dei tecnici sportivi di AiCS: coinvolgerà bambin* e ragazz* tra i 5 e i 16 anni e sarà rivolto per lo più ai giovani a rischio fragilità con attività sportiva a domicilio. Il piano gode del supporto finanziario di Sport e Salute Spa

Sport a “domicilio” con attività motorie qualificate da svolgersi direttamente nei centri sociali e nelle strutture residenziali che ospitano giovanissimi a rischio fragilità. Prende il via ufficialmente CoESport: Comunità e sport per la promozione di stili di vita salutari e di comunità coese, progetto sociale e sportivo promosso e coordinato da AiCS (in partenariato con Uisp) e che gode del sostegno finanziario di Sport e Salute Spa.

Sport a “casa”. L’esigenza del piano sportivo (alla sua prima edizione) nasce dal bisogno di garantire la pratica sportiva ai bambin* e adolescenti tra i 5 e i 16 anni, che non sono attualmente attivi nei circuiti dello sport di base, facilitando l’accesso ai giovani “fragili”, maggiormente esposti al rischio di isolamento sociale, e a minori non associati alla rete associativa AiCS. Il progetto offre quindi la possibilità per i bambin* e ragazz* di svolgere attività sportiva “a casa”, ossia direttamente nelle strutture e nei centri residenziali che li ospitano. In quest’ottica è lo sport che raggiunge il destinatario, che diventa più accessibile e a disposizione dell’utente, attraverso l’operatore sportivo che utilizza gli spazi all’aperto o al chiuso delle associazioni, centri o strutture residenziali individuate. 

Costruire reti. Ogni azione è pensata per creare unione tra pari e diretta a rafforzare i legami e l’interazione intergenerazionale. Il fine: rimarcare l’importanza e la forza della collaborazione, che giocano un ruolo decisivo nel supporto all’aggregazione e all’inclusione. Obiettivi: facilitare la prevenzione del disagio giovanile e realizzare comunità. Concetti che saranno al centro del lavoro degli esperti per il coinvolgimento di bambini e ragazzi inattivi e maggiormente esposti al rischio di isolamento sociale.

La formazione per l’attività motoria. Dal mese di gennaio 2025 si farà educazione e promozione delle misure ideate per favorire la coesione sociale, lavorando sui gruppi misti con regolamenti specifici che mettono a confronto generazioni e generi diversi come ricchezza e forza del gruppo stesso. Un metodo per stimolare la partecipazione e accrescere lo spirito di squadra, invogliando tutti a gareggiare. La festa è l’altro strumento scelto per fondare legami e solidarietà. Lì, dove la comunità diventa equa e unita si passa per il riconoscimento dell’altro e delle sue qualità pur nelle disuguaglianze, apprezzandole.  Un momento aperto a tutti senza limiti di età.

Dove si “gioca”.  CoESport sarà condotto – tra AiCS e Uisp – in ben 40 province d’Italia, 16 delle quali grazie all’attivazione dei comitati AiCS di: Napoli, Rovigo, Messina, Ascoli Piceno, Agrigento, Enna, Frosinone, Macerata, Roma, Salerno, Forlì, Lecce, Bari, Catania, Pistoia, Terni. In ognuna di queste si organizzeranno – nelle strutture di accoglienza – 2 gruppi misti, composti da 15 ragazzi e ragazze, per 2 ore di sport a settimana. Inoltre, saranno organizzate per ogni città 2 “Feste dello sport di comunità” che celebreranno il gioco di squadra misto e apriranno le porte a tutti e tutte senza differenza alcuna.

Da dicembre, c’è CoESport per non lasciare indietro nessuno!

LEGGI QUI LA SCHEDA RIASSUNTIVA DI PROGETTO>>>