Coinvolti nella capitale 70 giovani tra gli 11 e i 15 anni, residenti nelle periferie più a rischio

Lo sport fortifica sicurezze personali e facilita il lavoro di squadra. Nella Capitale il Comitato AiCS Roma affina le capacità relazionali e ascolta le paure degli adolescenti: il calcio a 5 aiuta un ragazzo a superare l’isolamento e a fare squadra e la ginnastica funzionale fortifica la fiducia nelle proprie capacità di una giovane migrante. Nel quartiere Marconi di Roma, lo sport gratuito porta il nome di “Vivai dello Sport. Unito contro il Drop-out”, il progetto sociale sportivo promosso da AiCS nazionale in 21 province italiane grazie al sostegno finanziario di Sport e Salute S.p.A.

Nel Quartiere Pincherle AiCS ha favorito esperienze individuali e di gruppo. Lavorando sul degrado urbano per generare opportunità di sviluppo sociali. La rete è stata la carta vincente. La comunicazione e la formazione sportiva l’asso nella manica verso una squadra inclusiva ed aggregante. In via Vito Volterra 202, ognuno dei partecipanti ha trovato la propria dimensione, compreso che abbandonare gli smartphone e i videogiochi fa bene e appreso che lo sport insieme diverte. “Noi diamo consigli. Loro si misurano e sviluppano la propria personalità”, sostiene la presidente AiCS Roma Monica Zibellini.

Circa 70 ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 15 anni sono stati coinvolti nel maxiprogetto che fa fare sport al martedì, giovedì e sabato, dalle 16 alle 18 con personale qualificato. Pallavolo, atletica, calcio a 5, ginnastica e ginnastica funzionale è stata l’offerta multidisciplinare per gli adolescenti selezionati nel Municipio VIII. Scelta oculata con l’ausilio delle scuole del territorio e dei servizi sociali comunali.

Una zona popolosa quella del quartiere Marconi, con i suoi 35mila abitanti presenta un’età media adulta e circa 46anni. Zona caratterizzata da svantaggi socioeconomici, disagio e rischio urbano e sociale, con un’alta percentuale di dispersione scolastica e mancanza di attività aggregative mirate. Una sorta di “quartiere di mezzo” dove trovano casa anche le facoltà universitarie, istituzioni comunitarie, e dove la vita spirituale è ancora un punto di riferimento con la Chiesa di San Leonardo Murialdo.

Qui, “Vivai dello Sport” ha dato prova di una progettualità illuminata. Attraverso una programmazione ragionata sulla variegata composizione del territorio ha saputo combinare esigenze e servizi. La combo vincente che ha restituito ai giovani opportunità e socializzazione attraverso lo sport e i suoi valori.

“Vivai dello Sport” ha raggiunto il successo registrato grazie anche alla collaborazione e professionalità dell’ASD CR SportLab APS guidata dalla presidente Giuseppina Ciociola. Racconta la presidente Zibellini: “la collaborazione municipale è stata fondamentale. Una rete efficace per l’accesso alle attività culturali e sportive dei ragazzi più svantaggiati. Abbiamo inciso sullo sviluppo personale attraverso ‘Vivai dello Sport’ che si è rivelato un modello efficace che rende i giovani autonomi e partecipativi”. Alla conclusione del percorso una Festa con famiglie, istituzioni locali, associazioni, partner e la comunità per celebrare la società coesa e lo sport di comunità.